Un italiano su due (47%) ritiene che sia giusto permettere l’utilizzo di tecniche di fecondazione assistita anche alle coppie eterosessuali non sposate, purché non ricorrano a donatori o donatrici esterne (il 34% consentirebbe alle coppie di conviventi anche questo tipo di soluzione). Per il 37% è giusto permettere di avere figli attraverso la tecnologia anche alle donne single, e per il 16% anche alle coppie di donne omosessuali. L’aspetto che suscita più diffidenza tra gli intervistati è legato all’età della madre: solo il 14% consentirebbe a donne con più di cinquant’anni di ricorrere alla fecondazione
artificiale per avere figli.
Un italiano su quattro resta contrario alla fecondazione assistita in qualunque caso, anche all’interno di coppie sposate e senza ricorso alla donazione.
Nel complesso, i contrari alla donazione (fecondazione assistita eterologa) sono il 45%, i favorevoli il 33%, mentre un italiano su cinque non sa o non vuole esprimersi su questo tema.
La rilevazione è stata condotta nei primi giorni di settembre 2002 su un campione di 876 soggetti, rappresentativo della popolazione italiana sopra i 18 anni.
Con questa indagine si avvia un osservatorio permanente dei rapporti tra cittadini, istituzioni e ricerca scientifica.
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Tra i temi delle prossime indagini: energia nucleare e politiche della ricerca.
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