Cellule e cittadini. Biotecnologie nello spazio pubblico, il nuovo libro di Massimiano Bucchi e Federico Neresini sarà presentato il 27 Novembre 2006 a Milano in occasione della tavola rotonda intitolata Come (non) gestire i rapporti tra scienza e società: lezioni dal caso delle biotecnologie, organizzata dalla rivista Politeia e dal Dipartimento di Filosofia del Diritto dell’Università Statale, in collaborazione con la Fondazione Bassetti, Observa – Science in Society e Sironi Editore.
Alla discussione presieduta da Mariachiara Tallacchini, interverranno Dario Casati (Facoltà di Agraria, Università degli Studi di Milano) Gianna Milano (giornalista di Panorama) e Roberta Sala (Facoltà di Filosofia, Università Vita-Salute San Raffaele, Milano). Saranno inoltre presenti autori e curatori del libro (vedi il programma).
L’appuntamento è alle ore 16.30 presso la Sala Napoleonica di Palazzo Greppi, in via Sant’Antonio 12 di Milano.
Del volume curato da Bucchi e Neresini si è discusso anche a Genova il 2 novembre durante il festival della Scienza e il 20 ottobre a Vicenza, presso la libreria Galla in un incontro con autori e curatori moderato da Paolo Madron, vicedirettore del settimanale Panorama.
Presentazione del volume:
Italiani ed europei sono davvero ostili alle biotecnologie? Quanto hanno contribuito i media a marcare la contrapposizione tra biotecnologie biomediche e agroalimentari? Come è possibile in questi casi integrare competenze scientifiche e partecipazione pubblica?
Le biotecnologie sono un caso emblematico delle trasformazioni recenti – e per certi versi travolgenti – che hanno investito la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica nelle società contemporanee.
Curato da Massimiano Bucchi e Federico Neresini e con contributi di sociologi, psicologi sociali, biologi e studiosi del diritto, “Cellule e Cittadini, biotecnologie nello spazio pubblico” (Sironi, Milano, 2006) analizza il dibattito sulle biotecnologie, ricostruendo da un lato gli orientamenti dell’opinione pubblica e l’atteggiamento dei media, e ripercorrendo dall’altro la storia della legislazione e le esperienze di coinvolgimento del pubblico nei processi decisionali.
Mettendo in discussione stereotipi ancora radicati, gli autori approfondiscono le ragioni del senso comune e della sua presunta diffidenza, indicando la partecipazione dei cittadini su questi temi come uno dei principali terreni di sfida per la scienza e la democrazia.
Contributi di Valeria Arzenton, Martin Bauer, Andrea Lorenzet, Giuseppe Pellegrini, Mariachiara Tallacchini, Giuseppe Testa, Brian Wynne.
Per maggiori informazioni visita anche il sito di Sironi editore.