La sempre maggiore affidabilità degli interventi medici e gli affinamenti delle tecnologie impiegate nel campo dei trapianti hanno determinato un aumento, in crescita costante, del numero di persone oggi in lista per un’operazione chirurgica di questo tipo. I recenti sviluppi scientifici indicano che il trapianto di organi, tessuti o cellule tra specie diverse (xenotrapianto) potrebbe diventare una scelta possibile. Nonostante tali prospettive, restano aperte molte questioni immunologiche, di biosicurezza, psicologiche, normative, sociali ed etiche.
Per questo motivo, l’Unione Europea ha finanziato XENOME, un progetto integrato interno al Sesto Programma Quadro Europeo (Life Sciences, Genomics and Biotechnology for Health), della durata di 5 anni (2005-2010) e caratterizzato da un approccio multidisciplinare e transnazionale. I ricercatori coinvolti appartengono, infatti, a 22 istituzioni, sia accademiche che private, dislocate in 11 Paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia).
Observa è stata coinvolta dal coordinamento del progetto per l’organizzazione di un’indagine conoscitiva sugli orientamenti pubblici verso gli xenotrapianti in Europa.
L’indagine è stata suddivisa in due fasi:
- la prima sarà dedicata alla raccolta dei principali studi condotti sulla percezione sociale degli xenotrapianti in Europa e sulle esperienze di consultazione pubblica in materia;
- la seconda si focalizzerà concretamente sugli orientamenti verso gli xenotrapianti e le consultazioni pubbliche in materia attraverso un’indagine qualitativa. Verranno quindi realizzati 5 focus group in altrettanti paesi europei (Bulgaria, Italia, Lettonia, Regno Unito, Repubblica Ceca) con l’obiettivo di consolidare e ampliare le conoscenze sulla percezione sociale di questo tema e di trarre indicazioni e linee guida utili allo sviluppo di appropriate strategie di consultazione pubblica.